L'Italia è divisa in due, i ricchi benestanti e i poveri in discesa perpetua.
E non è vero che l'Italia ha fame ed è strozzata dalla crisi.
L'Italia dei poveri ha fame ed è strozzata dalla crisi.
E non è vero che l'Italia ha fame ed è strozzata dalla crisi.
L'Italia dei poveri ha fame ed è strozzata dalla crisi.
Questa frase è secondo me ciò che spiega quello che sta succedendo questi giorni con le folli proteste organizzate da chi davvero soffre (agricoltori, trasportatori, piccoli commerciante e ambulanti, cassintegrati, disoccupati...) e cavalcate e rese vane da chi non sta male, ma ha l'innato desiderio di creare caos e violenza.
Stiamo assistendo da nord a sud, in particolare a Torino a qualcosa che non vedevamo da parecchio tempo, una manifestazione di proteste contro chi ci ha condotto a questa crisi senza porvi rimedio (giustissimo, son solidale con loro) e una accesa manifestazione violenta con lancio di sassi e molotov, devastazione delle piazze cittadine e cariche contro i così detti "Palazzi del potere".
Da un lato onesta gente schiacciata da tasse e difficoltà a portare a casa uno stipendio o farlo durare per tutto il mese che a volto scoperto chiede un incontro con le istituzioni, chiede un tavolo di confronto per creare una soluzione condivisa al problema, dall'altra gente incappucciata, con caschi e sciarpe che all'urlo di "vaffanculo, tutti a casa" mette in subbuglio una città intera vanificando le pacifiche proteste di chi davvero sta male.
Da un lato onesta gente schiacciata da tasse e difficoltà a portare a casa uno stipendio o farlo durare per tutto il mese che a volto scoperto chiede un incontro con le istituzioni, chiede un tavolo di confronto per creare una soluzione condivisa al problema, dall'altra gente incappucciata, con caschi e sciarpe che all'urlo di "vaffanculo, tutti a casa" mette in subbuglio una città intera vanificando le pacifiche proteste di chi davvero sta male.
La polizia che si toglie il casco è l'esempio di come questa protesta stia venendo stumentalizzata da coloro che di protestare per costruire non hanno voglia, ma desderino solo riunirsi sotto un saluto romano. I coschi son stati tolti per stemperare la tensione e per evitare di stuzzicare eventuali ingaggi di forza, nei momenti degli scontri i caschi c'erano e i poliziotti son stati caricati senza se e senza ma.
C'è un personaggio pubblico che oggi cavalca queste proteste, che al grido di "Non proteggete più questa classe politica" sta mettendo a repentaglio la vita di numerosi politici e persone del tutto estranee a quello che i facinorosi urlano.
La politica è fatta anche di ragazzi giovani neo eletti, di persone che al tempo c'erano e come voci sorde urlavano contro chi ha permesso di arrivare a tanto, è fatta di funzionari che non c'entrano niente con le decisioni, è fatta di volontari che dedicano il loro tempo a un sogno.
E' folle e pericolosissimo creare un clima da guerra in questo Paese, io temo per la vita delle persone, ho paura che possa arrivare il morto che ci desti da questo incubo!!
I violenti che oggi manifestano e bloccano la città non sanno cosa vogliono, non sanno come lo vogliono, non sanno dove andranno e cosa faranno nè dove arriverà tutto questo, escono di casa senza la lungimiranza di un progetto e di un disegno costruttivo, solo con le loro spranghe e bombe carta da tirare alle finestre degli uffici degli enti locali.
Gridano "tutti a casa, tutti ladri" e con questo grido stanno mettendo a ferro e fuoco la città.
Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, la politica di non esserci stata nel modo giusto (una parte almeno) e costoro di essersi svegliati dal torpore del Grande Fratello e aver deciso da un giorno all'altro di mobilitarsi in modo violento.
Ci si sieda a un tavolo, ci si parli guardandosi negli occhi e leggendo nella rabbia di chi chiede aiuto (e non di chi urla e lancia molotov) la voglia di dare una mano a tirare insieme la zattera fuori dalla tempesta, si condividano idee e proposte in modo educato, pacifico e costruttivo, in questo modo si alimenta solo altra violenza, anarchia e non si va da nessuna parte.
I violenti che oggi manifestano e bloccano la città non sanno cosa vogliono, non sanno come lo vogliono, non sanno dove andranno e cosa faranno nè dove arriverà tutto questo, escono di casa senza la lungimiranza di un progetto e di un disegno costruttivo, solo con le loro spranghe e bombe carta da tirare alle finestre degli uffici degli enti locali.
Gridano "tutti a casa, tutti ladri" e con questo grido stanno mettendo a ferro e fuoco la città.
Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, la politica di non esserci stata nel modo giusto (una parte almeno) e costoro di essersi svegliati dal torpore del Grande Fratello e aver deciso da un giorno all'altro di mobilitarsi in modo violento.
Ci si sieda a un tavolo, ci si parli guardandosi negli occhi e leggendo nella rabbia di chi chiede aiuto (e non di chi urla e lancia molotov) la voglia di dare una mano a tirare insieme la zattera fuori dalla tempesta, si condividano idee e proposte in modo educato, pacifico e costruttivo, in questo modo si alimenta solo altra violenza, anarchia e non si va da nessuna parte.
E voi in questo modo, quanti pensate di mandarne a casa???
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