Inoltro con molto piacere la
lettera che è stata mandata a Bianca Berlinguer al termine della puntata
"Linea Notte" di ieri sera/notte (16/07/2014) sulla puntata dedicata alla Questione
Palestinese e agli scontri tra Israele e Hamas di questi giorni. Vi
invito a leggerla tutta per capire davvero cosa sta succedendo laggiù!!!
"Cara Bianca Berlinguer,
ha
appena chiuso linea notte con la frase in comune con la Moretti
(parlamentare PD) : speriamo che si riesca a convincere le parti
dell’esigenza che tutti riconoscano 2 stati. Senza saperlo si è
automaticamente schierata con Israele. Non perché Israele voglia i due
stati, ma perché Israele sa che non sarà mai possibile avere 2 stati.
Quale è il motivo? E’ molto semplice e mi cadono le braccia quando
capisco dai servizi della Cuffaro o dalle conduzioni di Mannoni che
nessun giornalista della sua redazione sappia il motivo. Il motivo è
che Israele lavora da decenni per non permettere che la Palestina sia
uno stato. Ed ha lavorato talmente bene che ci è riuscita.
Il
Muro. Come è nato per che cosa serve il Muro. Già 50 aa fa si era
iniziato a progettare il muro per cercare di isolare il più possibile
aree della Palestina dalle risorse produttive (ci sono documenti su
questo e per una giornalista non dovrebbe essere difficile entrarne in
possesso). Si cercava cioè di soffocare l’economia sopratutto agricola
togliendo ai contadini la possibilità di andare a lavorare i propri
campi (principalmente oliveti ed agrumeti) perché il muro divideva il
paese abitato dalla zona di coltivazione. Si sono deviati corsi d’acqua
che non hanno permesso più di irrigare gli aranceti. Poi con Sharon si è
colta l’opportunità, a causa di attentati , di fare passare il muro
come il Muro della sicurezza. Se lei va a vedere il muro costruito ed il
muro da costruire (è facile soprattutto per un giornalista, vada nei
siti israeliani se non si fida di quelli palestinesi) vedrà che il muro
passa in zone strategicamente sensibili per danneggiare l’economia
palestinese. Tra l’altro passando attraverso territori che, non i
palestinesi, ma la comunità internazionale ha detto che sono territori
palestinesi. Quindi il muro, alzato dagli israeliani è il primo ostacolo
alla creazione dei 2 stati. Ma l’ostacolo più grosso sono le colonie.
Vada a vedersi una mappa (anche qui scelga quello che vuole c’è un sito
Israeliano che riporta in maniera aggiornato ogni settimana i nuovi
insediamenti ebraici) e guardi come sono disposte. Dopo che l’ha fatto
mi dica come è possibile evacuare tutti quegli ebrei ,che non sono gli
ebrei che erano a Gaza ma sono molti e molti di più e per la maggior
parte ebrei dell’ultra destra, da tutta quella terra palestinese
occupata.
Lei sa o dovrebbe saper che c’è un’agenzia
statale che si occupa di andare in giro per il mondo a cercare ebrei
(non importa di che generazione) ai quali viene promesso un lavoro ed
una casa. Lei sa o dovrebbe sapere che gli insediamenti colonici
diventano paradossalmente più numerosi durante i trattati di pace.
Durante la farsa dei trattati di Camp David con Clinton gli insediamenti
ebraici sono cresciuti a dismisura. Ma il massimo sviluppo degli
insediamenti si è avuto durante i trattati di pace con Sharon (anche qui
non mi sto inventando nulla vada a vedere le zone colorate degli
insediamenti riportate in molte mappe e le date delle trattative di
pace ) . Le trattative di pace sono una strategia di conquista da parte
di Israele.
I Check Point. Cosa ci fanno cinqucento Check
Point in territorio palestinese come la West Bank poco più di un
fazzoletto di terra? Per la sicurezza dei coloni israeliani che hanno
messo su casa in territorio palestinese. Cosa fanno questi Check point?
Impediscono ai lavoratori palestinesi di andare a lavorare i propri
campi, impediscono ad una donna di andare a partorire, un ammalato ad
andare in ospedale a meno di ore di attesa, impedisce ad un familiare
di visitare un altro familiare in un paese accanto. In una parola
tolgono la dignità alla persona. Ricordo i servizi strappa lacrime per
la morte di Nelson Mandela, anche del suo giornale, dove tutti i grandi
della terra si sperticavano le mani applaudendo il feretro di colui che
aveva lottato e vinto contro l’apartheid. Ma quell’uomo qualche anno
prima aveva pronunciato una frase molto dolorosa: il mio cuore non sarà
mai in pace sino a quando la Palestina non sarà liberata dall’apartheid.
Che ipocrisia, che ignobile grande ipocrisia tutto quel batter di mani.
Ora
c’è ne sarebbe già abbastanza per capire perché Israele (e lei e molti
come lei che si fanno informare dalla propaganda israelo americana)
ritiene strategicamente produttivo che tutti credano che Israele sia
d’accordo con la teoria dei 2 stati. Semplicemente ha costruito un’aera
geografica dove ora è impossibile poter avere 2 stati. E piano piano sta
isolando sempre più aree della palestina (che è il popolo che per
numero di abitanti ha il maggior numero di profughi del pianeta) per
raggiungere l’obbiettivo sionista di un unico stato ebraico.
C’è
ne sarebbe già abbastanza è vero ma dopo gli ultimi servizi che ho
visto da Israele sul Tg 3 mi convinco che forse non è ancora abbastanza.
Maria Cuffaro ha una occasione storica: intervista il presidente
Israeliano Shimon Peres. Comincio dall’ultima domanda che le ha fatto e
poi arrivo alla prima. Per ultimo fa una domanda sui territori occupati e
Peres risponde: ma vede quello che hanno fatto a gaza quando abbiamo
deciso di liberare i territori occupati? Stanno morendo (o qualcosa del
genere), si ammazzano tra di loro. Avete visto cosa sta facendo Hamas?
Primo:
la decisione di andare via è stata una decisione militare. I militari
hanno forzato il governo ad abbandonare le postazioni ed evacuare
forzatamente coloni esagitati perché era troppo costoso . Immaginate
come può esser possibile evacuarne molti ma molti di più e quasi tutti
oltranzisti fascisti dell’ultradestra ostili al governo come sono i
coloni presenti nella West Bank (Gerusalemme compresa, perché molti non
lo ricordano, ma Gerusalemme è Palestinese). Molto meglio chiudere i
confini e lasciarli in un prigione a cielo aperto, prima o poi si
stufano e se ne vanno.
Secondo: cosa centra Hamas con i
morti della Mavi Marmara che portavano aiuti umanitari o le navi della
Freedom flotilla che portavano principalmente derrate alimentari e
medicine e che gli Israeliani non hanno fatto avvicinare a Gaza. La
strategia è quello dello sfinimento di una popolazione. Un documento Onu
redatto da un medico Svedese (sono tutte notizie che ho preso in rete
quest’ultima inserita in un’articolo di Noam Chomsky facilmente
reperibile) riferisce che il 78% dei bambini di Gaza soffre di anemia,
la malnutrizione interessa il 34% della popolazione infantile. Secondo
una stima nella sola Gaza muoiono circa 2 bambini alla settimana (senza
bisogno di razzi). Che cosa c’entra la pur criticabile Hamas con la
chiusura della frontiera al passaggio di derrate alimentari e di
medicine. Come mai entrano con facilità i razzi o il materiale per
costruirli? La risposta è molto semplice: Israele ha bisogno di Hamas
per legittimare le sue violazioni costanti delle leggi internazionali
(nessun paese democratico con cui Israele si paragona viola con
reiterazioni impunite le leggi internazionali come fa Israele). Qualche
anno fa Luca Caracciolo direttore di Limes e studioso di affari
internazionali che lei conosce molto bene per averlo invitato più volte e
non noto per una spiccata simpatia palestinese, diciamo che cerca di
avere una posizione un po’ “Terzista“ (posizione che per me
giornalisticamente non può esistere), diceva che Israele ha il migliore
dei nemici possibili (Hamas) e mai ci rinuncerà. Ieri un suo collega,
Michele Giorgio ha fatto un reportage per il manifesto dal nord di Gaza.
Era in una zona altamente a rischio per la vicinanza di basi da dove
partono i razzi di Hamas (quindi dovrebbe essere bersaglio degli
Israeliani). Un portavoce dell’esercito Israeliano riferisce di un
violento scontro con miliziani di Hamas nella spiaggia di Sudanya che
si sarebbe concluso con la distruzione di razzi di Hamas. Durante la
perlustrazione però non trova tracce dell’arsenale distrutto. Domanda
facile facile. Quando ci mette la IV potenza militare mondiale a fare
fuori tutti i razzi di Hamas (ricordiamo che più di mille razzi non
hanno provocato neanche un morto, scusate il macabro e poco elegante
calcolo). Altra domanda facile facile : perché non lo fa?
Ora
veniamo alla prima domanda della Cuffaro: Presidente che cosa si
auspica? Mi auspico il cessate il fuoco, risponde Peres, spero vivamente
che si riesca a fermare le armi. Cessate il fuoco sembra la parola
d’ordine di Tutti. Lo vuole Peres lo vuole il Papa lo vogliono tutti i
media che si accontentano di analisi superficiali che ammazzano la
verità. Il cessate il fuoco in questo momento lo vuole soprattutto
Israele perché sa che tanto non lo mantiene e può continuare la politica
di aggressione facendo scomparire di nuovo dalle prime pagine la sua
immagine di cane rabbioso e la Palestina. Vi do un altro dato che per
voi giornalisti non dovrebbe essere difficile avere. L’OCHA (Office for
the coordination of Humanitarian Affair) delle Nazioni Unite ha fatto
il calcolo delle violazioni del cessate il fuoco israeliane e
palestinesi dopo l’ultima operazione israeliana “Pillar of Defence” del
2012. Il rapporto copre circa 3 mesi da novembre 2012 a febbraio 2013.
Ci sono stati 4 Palestinesi uccisi e 91 palestinesi feriti dall’esercito
Israeliano; 63 sparatorie dell’esercito israeliano; 13 incursioni con
carri armati o artiglieria pesante dell’esercito israeliano; 30 attacchi
israeliani a pescatori palestinesi; 2 colpi di mortaio palestinese e
neanche un razzo. Nello stesso periodo nella West Bank sono stai uccisi
dall’esercito israeliano o dai coloni 6 palestinesi e ne sono stati
feriti 618. Capite a chi conviene il cessate il fuoco. A coloro i quali
sanno che col cessate il fuoco possono continuare la loro politica di
aggressione e di sfinimento verso un popolo che se non fossero stati
palestinesi sarebbe già liquefatto dalle angherie e soprusi che sono
costretti a vivere. Noi sardi abbandoniamo la Sardegna per molto meno!
Sono
molti i Tweet della popolazione di Gaza che hanno come tema dominante
“non lasciate che il nostro sangue scorra invano”. Molti palestinesi che
usano Twitter (visitare il sito EI, electronic intifada, che raccomando
proprio) esprimono il concetto che ritornare allo status quo è
inaccettabile, che porterà ancora ad una morte lenta con la scomparsa di
Gaza dalla vista e dal pensiero di tutti.
No Bianca 2
stati non saranno mai possibili Israele l’ha già scritta quella storia,
l’unica soluzione sarà non ora e purtroppo dopo ancora molto sangue
(dipende anche dalla voglia di informare coscienziosamente che voi
giornalisti avete), un unico stato con uguali diritti e doveri per tutti
e non potrà essere uno stato confessionale com’ è ovvio. Provi a
chiedere ad un palestinese non di Hamas che cosa vorrebbe: la maggior
parte le risponderà uno stato con diritti e doveri uguali per tutti, in
una parola uno stato senza l’apartheid. Sono gli Israeliani che uno
stato così non lo vogliono!
E l’America in tutto questo? Io dico
che sono perfino imbarazzanti per come si muovono con le mani legate. E’
imbarazzante vedere prima Clinton e poi quel genio di Bush ed ora lo
stesso Obama, che fanno trattative di pace senza poter imporre niente ad
Israele. Chiedono concessioni ai Palestinesi e nel mentre gli
Israeliani continuano imperterriti l’occupazione del suolo Palestinese. O
si gli Americani sgridano gli Israeliani ma non fanno, non possono fare
niente per impedire le occupazioni. Quale è il motivo? Anche questo non
dovrebbe essere difficile per un giornalista scoprirlo. La verità è che
ci sono dei distinti, molto distinti signori americani ebrei votati
alla causa sionista che sborsano milioni e milioni di dollari per le
elezioni presidenziali in America. Non importa per chi, repubblicani o
democratici basta che poi gli si possa alitare sul collo (fuor di
metafora: prenderli per i coglioni) e farli lavorare secondo gli
interessi di Israele (finti trattati di pace compresi). Uno fra i tanti è
il signor Paul Elliot Singer presidente della Elliot Foundation Questo
distinto loschissimo figuro è un multimiliardario americano ebreo che fa
i soldi comprando i debiti dei paesi che fanno default (ha iniziato con
il Perù) strozzinando la povera gente. Ad ogni elezione da valanghe di
dollari ai candidati alla presidenza.
Se non si
incomincia da qui gli Israeliani possono continuare per anni a venire a
raccontarci la favola della terra promessa per il popolo eletto senza
che nessuno faccia niente!
Concludo dicendo che ci sono
sicuramente torti da entrambe le parti ma prima di tutto bisogna sempre
riconosce chi è l’aggressore e chi è l’aggredito. Non puoi fare gli
interessi dell’aggredito se non sai chi è l’aggressore!
La saluto cordialmente, Gianni Lixi - Associazione Sardegna Palestina- Cagliari.
(le
chiedo per cortesia se può inoltrare la mail a Maria Cuffaro ed a
Maurizio Mannoni perché non mi pare che mettiate le mail dei giornalisti
sul sito. Io nell’ambulatorio della ASL per cui lavoro sono
raggiungibile oltre che per telefono anche tramite mail da tutti i
pazienti che visito)."
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