mercoledì 1 maggio 2013

Una Repubblica fondata sul Lavoro

Nel Giugno del 2008 mi sono diplomato!
E mi sono diplomato con un tema alla prima prova dell'esame di Stato sul lavoro!!! Mi ricordo che quando son tornato a casa mi son reso conto di aver messo troppo me stesso in quel tema, su quel tema a me tanto caro, un tema che nella mia cultura e nei miei pensieri è al centro (non solo quello grazie al cielo) di ogni riflessione sulla vita di un uomo e mi presi uno spavento enorme perchè avevo un commissario esterno per l'italiano!!!
Il giorno dell'orale scoprii che il professore apprezzò così tanto il mio tema e le mie riflessioni che mi diede 15!!!

In quel tema, se lo avessi ve lo posterei per leggerlo, avevo analizzato utilizzando documenti e conoscenze a mia disposizione il lavoro nella storia e nel pensiero dei filosofi e avevo tratto le mie conclusioni... Il lavoro è vitale nella vita di un uomo, il lavoro è la piena manifestazione delle capacità di una persona, in esso ci si rende parte della trasformazione del mondo mettendo a servizio di tutti i propri sforzi!! Un uomo che non lavora è un uomo che si sente interiormente morto!

Oggi è la festa dei lavoratori, una festa che sa amaramente di vuoto in un periodo in cui la disoccupazione tocca cifre dell'11,5% con tassi di disoccupazione giovanile del 38,4% (Fonte ISTAT)!
Oggi a Torino alla manifestazione a sostegno dei sindacati e dei lavoratori ho ricevuto miriadi di insulti per il semplice fatto di sfilare con il gruppo del Partito Democratico... insulti purtroppo giusti e cercati!!! E penso che sia proprio da questo che dobbiamo ripartire, dal patto con i lavoratori e le nuove generazioni, la mia generazione!

L'anno prossimo probabilmente sarò un neo laureato in cerca di lavoro e tutto ciò che sogno sarebbe trovare l'occupazione ideale, con un contratto a tempo indeterminato, una retribuzione adeguata, una mansione a me gradita... Ma l'anno prossimo mi ritroverò a dover accettare uno stage gratuito, chissà dove e per fare una cosa che magari neanche mi piace! Sarò choosy (come disse l'ex ministro Fornero)? Non lo so, ma anche se lo fossi forse le mie ragioni le avrei... In Germania, leggevo oggi, la disoccupazione è allo 0,7% quella giovanile rasenta lo 0 e presto la Germania vivrà la piena occupazione!! Con paghe stellari (ho amici che lavorano là), contratti flessibili e uno Stato con un welfare ben organizzato, perchè io che son nato in Italia non dovrei pretendere le stesse cose? perchè dovrei avere meno di un mio coetaneo tedesco?

Io sogno un Paese in cui un neolaureato in meno di un anno riesce a trovare un'occupazione, non sarà a tempo indeterminato, sarà un apprendistato o uno stage aziendale, ma vorrei che fosse retribuito e finalizzato all'assunzione...per legge... perchè un'azienda non può sfruttare la mia manovalanza gratuita per sei mesi e poi buttarmi in mezzo alla strada una volta scaduto il contratto!!! Vorrei dei contratti flessibili in cui chi esce dal mercato del lavoro temporaneamente è poi aiutato dallo Stato a trovare un'altra occupazione, in cui chi viene licenziato senza giusta causa venga immediatamente reintegrato, in cui il contratto a tempo indeterminato è lo standard abbandonato solo per necessità extra regolarmente discusse!!! Vorrei che i costi del lavoro fossero meno gravosi sulle imprese, che le tasse sul risultato economico siano ridotte a scapito dei risultati su attività secondarie, che sui neoassunti e sulle donne ci sia un trattamento economico riservato da parte dello stato sui costi alle imprese, che la mobilità sia una ricchezza e non un peso, che la maternità e la paternità si possano gestire senza l'aggravio dell'assenza e la riduzione di produttività che vincola i risultati economici, che l'età pensionabile sia adeguata all'attività svolta così come la retribuzione pensionistica e quella prepensionistica...

Potrei andare avanti ore e pagine, ma il mio non è un programma elettorale, è la volontà di vedere un Paese garante del lavoro, un Paese che fa del primo articolo della Costituzione il baluardo del lavoro e poi uccide le imprese è un Paese che deve essere profondamente cambiato!!!
Ci spingiamo verso un'Europa unita, verso una competizione mondiale riguardo al mercato del lavoro e della produzione industriale, dobbiamo sì adeguarci, ma senza perdere di vista un principio e un valore fonamentale: Il lavoro è a servizio dell'uomo e non il contrario!!!

Mi ha fatto una tristezza gigantesca vedere anche oggi i supermercati aperti, con gente sfruttata nel ricatto di una paga più alta e i diritti calpestati... Persino Dio il settimo giorno si riposò!

Oggi mi unisco a quanti il lavoro l'hanno perso, alla mia terra falcidiata dalla crisi che negli ultimi 5 anni ha perso 100.000 posti di lavoro (oggi al 16,4% di disoccupati) e spero un giorno di poter fare qualcosa, di potermi rendere utile a tutti affinchè la miseria e l'abbandono siano solo un brutto ricordo!!
Ci proverò... lo prometto!!!!!!

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